L’anomalia di May-Hegglin (MHA) è una rara forma di piastrinopenia geneticamente trasmessa come carattere autosomico dominante, caratterizzata da trombocitopenia, piastrine giganti e corpi inclusi granulocitari. In una significativa quota di pazienti vi è una marcata tendenza emorragica che rappresenta una controindicazione assoluta alla terapia trombolitica e anticoagulante.
Presentiamo il caso di una donna di 56 anni affetta da MHA, trasferita presso il nostro centro con un quadro di infarto miocardico acuto con sopraslivellamento del tratto ST. La paziente è stata sottoposta a coronarografia che evidenziava l’occlusione acuta dell’arteria discendente anteriore distale trattata esclusivamente con tecnica di tromboaspirazione; non si è resa necessaria successiva dilatazione con palloncino per assenza di stenosi residua. Non è stato somministrato alcun farmaco anticoagulante e antiaggregante. La procedura ha avuto successo, il successivo decorso non è stato complicato e la paziente è stata dimessa in quinta giornata. A 30 giorni la paziente era asintomatica ed in buon compenso. Per quanto risulta dalla revisione della letteratura sull’argomento, questo rappresenta il primo caso descritto di trattamento dell’infarto miocardico acuto in un paziente con MHA nell’era della riperfusione.