L’Aconitum napellus contiene numerosi alcaloidi tossici che hanno mostrato spiccata attività modulatoria sui canali voltaggio-dipendenti del sodio; alle tachiaritmie ventricolari ed alla paralisi respiratoria sono stati ricondotti la maggior parte dei casi di intossicazione mortale. Il trattamento consigliato è di supporto. Descriviamo un raro caso di intossicazione alimentare da Aconitum napellus, ingerito da una coppia residente nella provincia di Brescia perché scambiato per “radicchio di montagna”. Gli alcaloidi in esso contenuti hanno provocato tachiaritmie in entrambi i pazienti; in particolare il marito ha presentato episodi minacciosi di tachicardia sostenuta a QRS largo con severa compromissione emodinamica, oltre a sintomi neuromuscolari di tale gravità da richiedere ventilazione meccanica.