L’infezione tubercolare può coinvolgere secondariamente il cuore, in particolare il pericardio, meno frequentemente l’endocardio e le coronarie. La miocardite tubercolare, solitamente diagnosticata post-mortem, interessa l’atrio destro e il ventricolo sinistro e si manifesta sotto forma di massa nodulare localizzata (tubercoloma), come lesione granulomatosa miliare, con o senza necrosi caseosa, o come infiltrazione cellulare diffusa.
Viene riportato il caso di un paziente di 65 anni, affetto da linfoadenite tubercolare, con anamnesi positiva per aritmie ipercinetiche atriali e ventricolari in cui la risonanza magnetica, l’ecocardiogramma transtoracico e transesofageo hanno evidenziato un coinvolgimento cardiaco peculiare, in quanto infiltrativo, con prevalente interessamento dell’atrio sinistro e del ventricolo destro.
Il paziente ha rifiutato di sottoporsi a biopsia miocardica e la diagnosi di miocardite tubercolare è stata effettuata ex-adiuvantibus per la completa regressione delle alterazioni ecocardiografiche dopo polichemioterapia specifica.
L’ecocardiogramma rappresenta un valido supporto diagnostico nei pazienti che presentano segni clinici peculiari e alterazioni elettrocardiografiche suggestive, seppur non specifiche, per la presenza di miocardite tubercolare e potrebbe rivelare un’incidenza di miocardite tubercolare superiore a quanto riportato in letteratura.