Razionale. Scopo di questo studio è stata la valutazione dell’appropriatezza di prescrizione dei test cardiologici non invasivi (test da sforzo, ecocardiogramma, ECG dinamico, ecografia vascolare), eseguiti ambulatoriamente presso il nostro centro durante 4 settimane di campionamento.
Materiali e metodi. Sono stati analizzati i seguenti dati: appropriatezza della prescrizione (in accordo con le linee guida della Federazione Italiana di Cardiologia); indicazioni ai test; medico prescrivente (cardiologo/non cardiologo); tipologia della prescrizione (ordinaria/urgente); utilità (utile/non utile) e risultato (normale/patologico) degli esami.
Risultati. Sono state valutate 960 richieste di esame (320 test da sforzo; 282 ecocardiogrammi; 158 ECG dinamici; 200 ecografie vascolari). Il 37% delle richieste è risultato appropriato (classe I), il 39% di dubbia appropriatezza (classe II) e il 24% inappropriato (classe III). L’appropriatezza è risultata lievemente migliore per l’ecografia vascolare e per l’ecocardiogramma (classe I: 44% e 43%, rispettivamente), nettamente peggiore per il test da sforzo (classe I: 27%). Il 46% degli esami è stato considerato utile e il 39% è risultato patologico. I test prescritti dai cardiologi sono risultati più appropriati (classe I: 53 vs 30%, classe II: 41 vs 38%, classe III: 6 vs 32%; p = 0.0001), più utili (74 vs 34%; p = 0.0001) e più frequentemente patologici (43 vs 37%; p = 0.05) rispetto ai test prescritti dai non cardiologi. Nessuna differenza di appropriatezza, utilità e risultato è stata evidenziata fra gli esami ordinari e gli esami urgenti. Il test da sforzo, l’ecocardiogramma e l’ECG dinamico sono risultati più appropriati e più utili quando prescritti dai cardiologi rispetto ai non cardiologi.
Conclusioni. Questo studio conferma una mediocre appropriatezza di prescrizione e un’alta frequenza di inutilità dei test cardiologici non invasivi, soprattutto quando richiesti da medici non cardiologi.