Telemonitoraggio nello scompenso cardiaco: metodologia e risultati di 2 anni di esperienza della ASL Nuoro

Mauro Pisano, Manuela Bocchino, Eleonora Moccia, Enrico Mura, Gianluca Doa, Serafino Ponti, Fabio De Paolis, Marco Silano, Paolo Cannas

Riassunto. Razionale. Lo scompenso cardiaco (SC) è causa prevalente di morbilità e mortalità, con forte impatto sanitario, specie negli anziani e in aree isolate. Il telemonitoraggio può anticipare l’instabilità clinica e migliorare la gestione terapeutica. Scopo di questo studio è stato descrivere il modello integrato della ASL Nuoro per la presa in carico proattiva dei pazienti con SC. Materiali e metodi. Studio osservazionale prospettico su pazienti affetti da SC arruolati con stratificazione tramite 3C-HF score e monitoraggio domiciliare non invasivo, connesso alla piattaforma CARE MAP. Risultati. Da aprile 2023 a marzo 2025 sono stati arruolati 499 pazienti; 354 attivi al follow-up (età media 80 ± 11 anni, 61% uomini) con un’alta aderenza terapeutica (inibitori del cotrasportatore sodio-glucosio di tipo 2 85%, inibitori del recettore dell’angiotensina e della neprilisina 56%). Gli alert clinici mensili sono stati in media 1740, con 60% di rilevanza clinica; i contatti mensili sono stati in media 413. I ricoveri per SC si sono ridotti del 71% (giugno- dicembre 2023 vs 2022). Conclusioni. Il modello integrato si conferma fattibile, efficace e sostenibile, anche in contesti caratterizzati da elevata complessità organizzativa. A livello sociale, garantisce equità di accesso alle cure, risultando applicabile anche in territori logisticamente disagiati. Il limite intrinseco del 3C-HF score sottolinea la necessità di strumenti prognostici più evoluti e dinamici. L’intervento si dimostra inoltre economicamente vantaggioso, grazie alla riduzione dei ricoveri e all’ottimizzazione dell’impiego delle risorse.