L’insufficienza cardiaca è nel mondo occidentale una delle principali cause di mortalità e morbilità e costituisce un carico crescente nell’economia del sistema sanitario.
L’insufficienza cardiaca è la condizione nella quale il cuore non è in grado di fornire una quantità di sangue adeguata ai fabbisogni energetici dell’organismo.
Tra le cause dell’insufficienza cardiaca, la cardiopatia ischemica occupa un posto rilevante potendo scatenare detta sindrome sia in fase acuta che cronica.
La cardiopatia ischemica nella fase cronica postinfartuale, attraverso il processo del rimodellamento che comporta modificazioni morfologiche, volumetriche e funzionali del ventricolo sinistro, genera disfunzione cardiaca che progredisce verso la sindrome clinica di insufficienza cardiaca congestizia.
Molti pazienti con insufficienza cardiaca, specie quelli asintomatici, sfuggono all’osservazione clinica e quindi vengono ignorati dalle stime epidemiologiche.
L’ecocardiografia è la metodica più diffusa e più economica in grado di valutare la funzione sistolica e diastolica del ventricolo sinistro e di slatentizzare quindi situazioni di insufficienza cardiaca prima della comparsa dei sintomi. Questa tecnica se applicata diffusamente nello studio dell’insufficienza cardiaca non solo ne comporterebbe un più efficace e precoce trattamento ma fornirebbe elementi per una valutazione più precisa della sua prevalenza.