Il BRING-UP, com’è noto, è uno studio osservazionale, di outcome, sull’implementazione della terapia betabloccante nello scompenso cardiaco che ha rappresentato un’evenienza straordinaria in medicina: una classe di farmaci, i betabloccanti, che l’evidenza clinica ha portato dallo stato di controindicazione a quello di raccomandazione. Questa occasione peculiare, insieme alla consapevolezza crescente della limitatezza di diffusione e di applicabilità nella pratica clinica delle evidenze prodotte dai trial ha indotto ad iniziare la prassi di studi osservazionali per verificare fattibilità, sicurezza e risultati pratici dell’implementazione di nuove terapie di largo impiego raccomandabili in base ai risultati di trial clinici controllati randomizzati.
Al BRING-UP 1 seguirà il BRING-UP 2, lo scopo del quale è la verifica degli effetti della terapia betabloccante nelle popolazioni sottorappresentate nei trial randomizzati, e il SET-UP, sull’uso degli inibitori dei recettori piastrinici GP IIb/IIIa nell’angina instabile.
Con il BRING-UP è iniziato un nuovo filone di ricerca, che non sostituisce i trial randomizzati, ma li complementa e completa. Perché questo tipo di studi diventi prassi nella ricerca clinica, sono necessari una maggiore interazione e accettazione da parte di aziende farmaceutiche e Enti regolatori nazionali e internazionali, e una diffusa convinzione tra i medici che questa è ricerca di alto valore scientifico, clinico e sociale.