Per l’insorgenza di ricorrenti episodi di scompenso cardiaco congestizio, un paziente di 88 anni affetto da moderata stenosi aortica e cardiomiopatia dilatativa è stato sottoposto a trattamento con carvedilolo. All’inizio della terapia il paziente era in classe funzionale NYHA IV, il ventricolo sinistro presentava una grave ipocinesia diffusa con una frazione di eiezione del 15%. Il carvedilolo fu inizialmente somministrato ad una dose di 3.125 mg X 2/die, che fu progressivamente aumentata fino a 12.5 mg X 2/die. Sei mesi più tardi i volumi ventricolari sinistri si erano normalizzati, non erano evidenti le alterazioni della cinetica parietale del ventricolo sinistro precedentemente rilevate e la frazione di eiezione era salita al 62%. Il paziente era in classe funzionale NYHA II stabile. Questo caso dimostra il completo recupero della funzione sistolica del ventricolo sinistro durante la somministrazione di carvedilolo in un paziente anziano affetto da cardiomiopatia dilatativa.