Razionale. La cronica scarsità di donatori condiziona l’allungamento dell’attesa per i pazienti che necessitano di trapianto cardiaco con conseguente aumento della mortalità e morbilità in lista. Questo ha reso l’assistenza meccanica al circolo come bridge al trapianto una procedura comunemente utilizzata nei maggiori centri di trapianto cardiaco. Recentemente è stato introdotto l’uso di pompe a flusso continuo.
Materiali e metodi. Quattro pazienti affetti da insufficienza cardiaca terminale sono stati assistiti come bridge al trapianto con la pompa assiale a flusso continuo DeBakey VAD. Questa pompa è di dimensioni ridotte ed è totalmente impiantabile; è collegata alle fonti di energia che sono extracorporee tramite un cavo percutaneo.
Risultati. Un paziente è deceduto durante l’assistenza per insufficienza multiorgano; 3 pazienti sono stati trapiantati dopo 55, 42 e 141 giorni rispettivamente; al momento del trapianto erano completamente mobilizzati ed autonomi nella gestione della pompa. Nell’immediato postoperatorio il flusso medio della pompa era di 4.27 ± 0.55 l/min, dopo 1 settimana era salito a 5.32 ± 0.57 l/min e dopo 3 settimane era 5.83 ± 0.57 l/min.
Conclusioni. Questa esperienza ha confermato la possibilità di assistenza monoventricolare sinistra con flusso continuo con la pompa DeBakey VAD per assistenze di media durata. Questo tipo di pompa presenta degli aspetti interessanti ed apre nuove prospettive nel contesto dell’assistenza meccanica al circolo. Una maggiore esperienza clinica servirà a identificare il ruolo di questo tipo di pompa nel panorama dell’assistenza ventricolare.