Il riscontro di masse intracardiache rappresenta un evento non frequente. Presentiamo il caso di un paziente il cui quadro clinico all’esordio risultava caratterizzato da segni e sintomi neurologici, quali alterazione della memoria a breve termine e del campo visivo, episodi di disorientamento spazio-temporale, senso di instabilità, anoressia, progressivo calo ponderale. La risonanza magnetica nucleare dell’encefalo aveva rivelato la presenza di lesioni verosimilmente metastatiche nell’emisfero cerebrale destro, la tomografia computerizzata del torace aveva mostrato la presenza di masse intratriali e la scintigrafia ossea, supportata da definizione radiologica standard e da studio in dettaglio con risonanza magnetica nucleare, evidenziava metastasi al femore destro. Non era possibile individuare la sede del tumore primitivo con altri esami strumentali o di laboratorio. L’ecocardiografia transesofagea evidenziava una grossa formazione ad ecodensità disomogenea originante a ridosso del setto interatriale e ad estensione in atrio destro ed in atrio sinistro, dove assumeva morfologia polipoide con estremità più lunga, serpiginosa, altamente mobile e prolassante in tratto di afflusso sinistro, ad alto rischio embolico. Il paziente fu sottoposto ad intervento cardiochirurgico con asportazione del materiale prolassante a rischio di embolia e l’esame istologico evidenziò tessuto fibroso e materiale fibrino-necrobiotico infiltrato da adenocarcinoma poco differenziato. Il paziente fu successivamente sottoposto a radioterapia su encefalo e femore destro ed a chemioterapia con cisplatino e vinorelbina.