Razionale. La dialisi cronica è un fattore di rischio accertato per mortalità e morbidità negli interventi cardiochirurgici. Scopo dello studio è stato valutare a breve e lungo termine gli interventi cardiochirurgici nei pazienti in dialisi.
Materiali e metodi. È stato condotto uno studio retrospettivo su 24 pazienti (14 maschi, 10 femmine, età media 63 ± 12 anni) in emodialisi cronica operati nel nostro Centro negli ultimi 10 anni. Il gruppo di pazienti era in dialisi da almeno 3 mesi prima dell’intervento con una durata media di dialisi preoperatoria di 55 ± 18 mesi. Gli interventi chirurgici eseguiti sono stati: rivascolarizzazione miocardica in 18 pazienti, sostituzione valvolare aortica in 3, sostituzione valvolare mitralica in 2 e doppia sostituzione (mitralica ed aortica) in 1 paziente. Sedici interventi sono stati eseguiti in elezione ed 8 (33%) in emergenza.
Risultati. La mortalità intraospedaliera è stata del 29% (7 pazienti su 24). Solo 2 dei 16 pazienti operati in elezione sono deceduti. Cinque pazienti su 8 operati in emergenza sono deceduti, per una mortalità perioperatoria del 62% in questo sottogruppo (p < 0.005). Le principali cause di morte sono state la bassa gittata cardiaca e lo scompenso multiorgano dovuto alle infezioni polmonari. Nel 75% dei pazienti si sono verificate complicanze maggiori postoperatorie. Nei pazienti sopravvissuti è stato eseguito un follow-up da 6 a 108 mesi (media 33.7 ± 29.5 mesi). Si è riscontrato un significativo miglioramento del loro stato funzionale. La sopravvivenza a 1, 2 e 5 anni è stata rispettivamente del 68, 63 e 45% nei pazienti coronarici e del 65, 58 e 42% nell’intera popolazione.
Conclusioni. Nei pazienti in dialisi le procedure cardiache maggiori hanno un rischio accettabile se condotte in condizioni di elettività. L’aspettativa di vita nei pazienti operati vinene così ricondotta negli stessi valori dei pazienti in dialisi cronica senza disturbi cardiaci.