Razionale. Abbiamo valutato l’appropriatezza della prescrizione degli Holter eseguiti in pazienti ambulatoriali in 4 settimane in 21 centri cardiologici di Toscana e Umbria.
Materiali e metodi. Abbiamo raccolto i seguenti dati: l’appropriatezza della prescrizione (secondo le linee guida della Federazione Italiana di Cardiologia), il medico prescrivente (cardiologo vs non cardiologo), la diagnosi sintetica (normale vs patologico) e l’utilità clinica dell’esame (utile vs non utile).
Risultati. Sono state valutate 863 richieste (popolazione: 435 maschi, 428 femmine, età media 64 anni, range 15-90 anni). Le richieste erano di classe I (appropriate) nel 59.6%, di classe II (di dubbia appropriatezza) nell’11.7% e di classe III (inappropriate) nel 28.7% dei casi. L’esame era patologico nel 33% dei casi ed in particolare nel 37.9% degli esami di classe I, nel 36.7% degli esami di classe II e nel 24.5% degli esami di classe III (p < 0.05). L’esame era utile nel 46.7% dei casi ed in particolare nel 59.2% degli esami di classe I, nel 45.5% degli esami di classe II e nel 21% degli esami di classe III (p < 0.05). I cardiologi hanno prescritto 373/863 esami (43.2%). Le loro richieste erano di classe I nel 67.6%, di classe II nel 12% e di classe III nel 24% dei casi rispetto al 53.7, 11.4 e 34.9% dei non cardiologi (p < 0.05). Il 40% degli esami prescritti dai cardiologi erano patologici rispetto al 27.6% degli esami prescritti dai non cardiologi (odds ratio 1.74, intervallo di confidenza 95% 1.31- 2.32; p < 0.05). Il 59.8% degli esami prescritti dai cardiologi erano utili rispetto al 36.7% (odds ratio 2.56, intervallo di confidenza 95% 1.94-3.37; p < 0.05) degli esami prescritti dai non cardiologi.
Conclusioni. In Toscana e Umbria circa il 40% delle richieste di Holter sono inappropriate; gli esami appropriati risultano più frequentemente patologici e clinicamente utili; gli esami prescritti dai cardiologi risultano più frequentemente appropriati, patologici ed utili.