La scintigrafia polmonare costituisce un importante esame strumentale nella diagnosi non invasiva di embolia polmonare (EP) acuta. La scintigrafia può essere eseguita valutando la sola perfusione polmonare, come viene fatto generalmente in Italia e come è stato fatto nello studio PISA-PED, oppure associando lo studio della ventilazione (la classica scintigrafia ventiloperfusoria particolarmente diffusa nei paesi anglosassoni e utilizzata nello studio PIOPED).
Nel presente articolo vengono discussi i motivi che hanno indotto la Commissione ANMCO-SIC per le Linee Guida per Profilassi, Diagnosi e Terapia della Tromboembolia Polmonare a proporre, nell’iter diagnostico del soggetto con sospetto clinico di EP, l’uso della sola scintigrafia di perfusione e dei criteri classificativi scintigrafici utilizzati nello studio PISA-PED al posto della più usata scintigrafia ventiloperfusoria e dei criteri classificativi scintigrafici adottati nello studio PIOPED.
Viene inoltre motivata la decisione della Commissione di considerare la presenza di EP in caso di concordanza tra categoria scintigrafica e probabilità clinica e di escludere la presenza di EP se vi è scintigrafia di perfusione normale/quasi normale, indipendentemente dalla probabilità clinica di EP.