Viene presentato il caso di una paziente giunta al Pronto Soccorso con una tachicardia regolare a QRS stretti con frequenza 100 b/min e onde P negative nelle derivazioni inferiori, poste quasi a metà strada fra due QRS. Dopo qualche minuto la frequenza della tachicardia è passata da 100 a circa 190 b/min e il quadro elettrocardiografico è divenuto tipico di tachicardia da rientro nodale. L’aritmia è stata interrotta con verapamil e.v. Il complesso delle osservazioni suggerisce una tachicardia da rientro nodale che in una fase iniziale presentava blocco anterogrado 2:1.