La riduzione della distensibilità arteriosa ha numerose conseguenze sul sistema cardiovascolare. Questo lavoro presenta i risultati da noi ottenuti misurando la distensibilità arteriosa come rapporto tra la variazione del diametro del vaso e della pressione arteriosa a livello di arterie elastiche di grande calibro e di arterie muscolari di medio calibro. Abbiamo dimostrato che la distensibilità arteriosa è ridotta in diverse condizioni come l’ipercolesterolemia, l’ipertensione arteriosa, il diabete e lo scompenso cardiaco congestizio. In alcune patologie (per esempio l’ipertensione) le alterazioni non sono uniformemente distribuite tra arterie a struttura e dimensione diverse, mentre in altre condizioni (come il diabete e lo scompenso cardiaco) esse sono più estese e nel diabete una riduzione della distensibilità è presente prima ancora della comparsa delle complicanze microvascolari. Abbiamo anche osservato che in tutte queste condizioni patologiche il trattamento può migliorare la distensibilità arteriosa, verosimilmente per effetto di una combinazione variabile di fattori strutturali e funzionali. Esistono tuttavia ancora importanti limitazioni tecniche nel definire il preciso ruolo di questi meccanismi nel modificare la distensibilità di questi vasi.