L’insulina è un ormone che possiede molteplici proprietà terapeutiche, di cui solo alcune note e non completamente apprezzate.
Lo studio e la caratterizzazione degli effetti favorevoli sull’apparato cardiovascolare appaiono particolarmente attrattivi nell’insufficienza cardiaca. A livello cardiaco, infatti, l’ormone esercita un’azione diretta sulle proprietà biologiche del miocita, che si esplica primariamente mediante incremento selettivo del trasporto di glucosio attraverso la membrana miocitaria, tramite recettori specifici per il glucosio, insulino-regolati, la cui espressione genica appare ridotta sin dalle fasi iniziali dell’ipertrofia miocardica. In aggiunta, l’insulina esercita un’azione molecolare antiapoptotica. In tal modo si spiega, almeno in parte, il miglioramento di frazione di eiezione e gettata cardiaca che si osserva in pazienti con insufficienza cardiaca durante infusione di insulina.
A livello vascolare l’insulina ha un effetto vasodilatante che sembra dipendere in parte da un’influenza diretta sulla muscolatura liscia vasale, ma in misura più rimarchevole da un’azione modulatoria sulla liberazione di fattori di rilasciamento endoteliali quali ossido nitrico e prostaglandine vasoattive. In base ad osservazioni recenti, l’azione endotelio-specifica non sembrerebbe essere limitata al circolo sistemico ma interesserebbe anche il microcircolo polmonare e l’interfaccia alveolo- capillare, verrebbe così spiegato il miglioramento della diffusione dei gas dopo somministrazione di insulina. Questo effetto farmacologico, sembrerebbe di particolare rilevanza in corso di insufficienza cardiaca. La presente rassegna analizza le evidenze dei benefici relati all’azione farmacologica dell’ormone e ne enfatizza il ruolo nell’ambito dell’insufficienza di cuore.