I decessi causati da tromboembolia polmonare (TEP) sono spesso di interesse giudiziario per la frequente preesistenza di un evento traumatico, la repentinità della morte e gli eventuali profili di colpa professionale medica. La diagnosi precoce della tromboembolia venosa è spesso di difficile attuazione. La TEP fatale ha solitamente esordio imponente ed improvviso, cronologicamente collocabile poco prima del decesso e quindi inconciliabile con l’adozione di conseguente intervento terapeutico efficace.
La profilassi farmacologica mirata a ridurre lo stato di ipercoagulabilità ematica rappresenta la strategia terapeutica elettiva della tromboembolia venosa. Da tali premesse scaturisce il presente approfondimento che partendo da una sintesi descrittiva farmacologico-clinica delle profilassi epariniche e dai rilievi emergenti da un campione di 24 decessi per TEP, offre alcune considerazioni sui profili di responsabilità professionale.