Razionale. Valutare le caratteristiche cliniche e la velocità di flusso coronarico nei pazienti con infarto miocardico acuto senza sopraslivellamento del tratto ST (NSTEMI) e coronarie epicardiche esenti da lesioni rispetto a pazienti con NSTEMI e stenosi di almeno un vaso coronarico epicardico > 50%.
Materiali e metodi. Erano valutati pazienti consecutivi con NSTEMI sottoposti, entro 48 ore dal ricovero, ad esame angiografico. Abbiamo considerato età, sesso, fumo di sigaretta, presenza di diabete, dislipidemia ed ipertensione arteriosa e la frazione di eiezione. Il grado di flusso TIMI era valutato secondo lo schema convenzionale e con il metodo del TIMI frame count (TFC).
Risultati. Dal 1 ottobre 2001 al 31 dicembre 2003, 50 pazienti su 996 affetti da NSTEMI (20 uomini e 30 donne, età media 60 ± 13 anni), presentavano arterie coronariche angiograficamente normali (5%). Le caratteristiche di questi pazienti sono state confrontate con quelle di 50 pazienti con NSTEMI e stenosi coronarica. I pazienti con NSTEMI e coronarie normali erano più giovani ed in prevalenza di sesso femminile rispetto al gruppo di pazienti con NSTEMI e stenosi coronarica. Non vi era differenza significativa tra i due gruppi per incidenza di diabete, ipertensione arteriosa e dislipidemia. Non vi era differenza per quanto riguarda spessore del setto e parete posteriore, mentre vi era differenza per quanto riguarda la frazione di eiezione (52 vs 47%). Con il metodo del TFC corretto (cTFC) si evidenzia un flusso rallentato in almeno un vaso coronarico in una elevata percentuale di casi nel NSTEMI con coronarie normali. I valori di cTFC sono elevati nel NSTEMI con coronarie normali rispetto al NSTEMI con stenosi coronarica anche nel confronto tra vasi normali. Dopo 16 ± 8 mesi di follow-up si sono rilevati 8 eventi nel gruppo dei pazienti con coronarie normali e 10 nel gruppo dei pazienti con stenosi coronarica (p = NS).
Conclusioni. La presenza di un flusso ematico rallentato nei pazienti con NSTEMI e coronarie normali avvalora l’ipotesi patogenetica di una disfunzione del microcircolo. Sono necessari ulteriori studi centrati sul microcircolo, sulle sue caratteristiche e sulle cause della sua alterazione. Sono inoltre necessari studi prospettici più ampi e con follow-up più lungo per verificare la prognosi in questo gruppo di pazienti.