Negli anni recenti l’ecografia del polmone ha superato la sua fase pionieristica grazie all’apporto di dati significativi da parte di autori di differenti discipline. Oggi vi è pertanto una forte evidenza che tale metodica possa avere un impatto importante per la diagnosi di sintomi di tipo cardiotoracico, primo fra tutti la dispnea, sia in situazioni di urgenza che in ambulatorio. Il fatto che il cardiologo già impieghi gli ultrasuoni per lo studio del cuore rende, inoltre, estremamente attraente l’integrazione fra ecografia cardiaca e polmonare. In questa revisione gli autori descrivono le basi anatomiche, biofisiche e cliniche dell’ecografia polmonare in ambito cardiologico.