Lo scompenso cardiaco è una delle principali voci della spesa sanitaria nel mondo occidentale. Sono quindi necessari nuovi modelli assistenziali, per migliorare la cura senza espandere la spesa sanitaria. Il modello del disease management prevede l’approccio multidisciplinare alla cura delle patologie croniche e l’erogazione di interventi terapeutici integrati. La complessità di tali interventi è oggi semplificata dalla disponibilità di tecnologie per gestire a distanza molte informazioni a costi relativamente contenuti. In Italia si hanno poche esperienze sull’assistenza integrata dello scompenso cardiaco attraverso tecnologie avanzate. Il progetto ICAROS (Integrated Care vs Conventional Intervention in Cardiac Failure Patients: Randomized Open Label Study) si propone di migliorare la gestione cardiologia e psicologica dei pazienti con scompenso cardiaco coniugando consolidate tecnologie informatiche e di telecomunicazione ed emergenti tecnologie per la registrazione di dati dal paziente con approccio “senza fili” (wireless).
Sono stati finora arruolati 60 pazienti: 30 in gestione convenzionale ambulatoriale, 30 in gestione integrata. Questi ultimi imparavano l’uso di un computer palmare con cui tenersi in quotidiano contatto con il Centro per l’Insufficienza Cardiaca, dal quale ricevevano istruzioni ed assistenza clinica e psicologica per gestire la terapia ed i problemi intercorrenti. A quasi 1 anno di follow-up, i pazienti in trattamento integrato mostrano aderenza alle prescrizioni e impiegano con abilità la modalità di comunicazione attraverso il palmare. Un intervento integrato per la gestione dello scompenso cardiaco che impieghi le nuove tecnologie informatiche è dunque attuabile, e applicabile, anche in pazienti anziani.