La fibrillazione atriale è l’aritmia di più frequente riscontro clinico. La sostanziale inefficacia dei farmaci antiaritmici nella profilassi delle recidive e la continua espansione del fenomeno impongono la ricerca di nuove soluzioni terapeutiche.
Lo studio dei trattamenti farmacologici non antiaritmici, con azione sui fenomeni di rimodellamento atriale, che costituiscono il substrato su cui l’aritmia si innesca e si automantiene, rappresenta un filone di ricerca attuale e di grande interesse. In particolare, i farmaci che modulano l’attività del sistema renina-angiotensina sono stati ampiamente studiati negli ultimi anni, con risultati estremamente promettenti. In questo lavoro se ne illustra il razionale di impiego e si riassumono i dati più salienti della letteratura al riguardo, dal 1999 ad oggi.