La ventilazione meccanica è la procedura più utilizzata in terapia intensiva per il controllo degli scambi respiratori nelle forme di insufficienza respiratoria acuta. Viene spesso considerata dai non addetti ai lavori un presidio curativo, mentre sono ben note le limitazioni ed i problemi correlati al suo utilizzo.
In tal senso, se da una parte lo sviluppo tecnologico ha portato a perfezionare le apparecchiature in un divenire di modalità sempre più sofisticate, dall’altra parte la comunità scientifica intensivistica negli ultimi lustri si è orientata a scegliere percorsi strategici più orientati a proteggere il polmone, cercando di prevenire e limitare i danni iatrogeni legati ad un utilizzo scorretto della ventilazione meccanica.
In questo contributo verranno pertanto illustrate le più attuali e moderne tecniche di ventilazione da utilizzare nei principali quadri patologici polmonari, come la sindrome da distress respiratorio acuto. Oltre ai principi fisiologici di funzionamento delle metodiche, occorre sottolineare i capisaldi del trattamento ventilatorio dell’insufficienza respiratoria, come suggerito dalle raccomandazioni internazionali.
Un particolare spazio è dedicato alle metodiche di ventilazione non invasiva, ormai gold standard nel trattamento della riacutizzazione del paziente affetto da broncopneumopatia cronica ostruttiva. Negli ultimi anni le aree di applicazione della ventilazione non invasiva si sono progressivamente estese oltre i confini dalla terapia intensiva: quale possa essere la struttura organizzativa più adeguata per trattare pazienti con insufficienza respiratoria nei dipartimenti di emergenza e nei reparti di degenza, senza perdere in sicurezza e fattibilità, è oggi oggetto di acceso dibattito.