Razionale. Le malattie croniche rappresentano un problema di grande rilievo clinico e sociale. Sia le istituzioni che i professionisti sono chiamati a dare risposte sempre più complete ed attente a tutte le fasi del percorso assistenziale. Lo scompenso cardiaco (SC) è senz’altro una delle patologie croniche a più alto impatto sia sulla sopravvivenza e sulla qualità di vita, sia sui costi globali dell’assistenza. Tuttavia la risposta spesso si presenta frammentata e con scarsa attenzione al coordinamento tra i vari livelli del percorso assistenziale.
Materiali e metodi. Considerata la sintonia tra gli obiettivi dell’Agenzia Regionale Sanitaria delle Marche relativamente all’implementazione dei profili di assistenza e quelli del documento di consenso della Federazione Italiana di Cardiologia, è stato deciso di condurre concordemente una indagine conoscitiva sulle modalità di assistenza ai pazienti con SC nella Regione Marche. Il questionario, sul modello di quello utilizzato dall’Area Scompenso dell’ANMCO nell’indagine conoscitiva negli anni 2004-2005, è stato inviato a tutte le strutture che fanno parte della “Rete Cardiologica Marchigiana”: tutte le 15 strutture interpellate hanno risposto correttamente.
Risultati. Un ambulatorio dedicato allo SC è presente solo in 5 delle 15 strutture interpellate. Personale medico dedicato è presente in tutte le 5 strutture mentre il personale infermieristico è presente solo in 3. Un percorso/profilo di assistenza concordato con i medici di medicina generale è presente in 2 strutture. La lettera di dimissione si presenta ben strutturata ed inoltre tutte le 5 strutture garantiscono una gestione diretta degli appuntamenti dei controlli successivi alla dimissione. Nessuna struttura prevede l’accesso del medico e/o dell’infermiere ospedaliero a domicilio del paziente.
Conclusioni. Nella Regione Marche gli ambulatori dedicati allo SC sono scarsamente presenti, ma quando attivi garantiscono una buona qualità assistenziale. I profili di assistenza sono attualmente presenti in 2 strutture, ma è in fase di organizzazione la costruzione di un profilo di assistenza che coinvolge tutte le strutture ospedaliere (Cardiologia, Medicina Interna, Geriatria) e quelle extraospedaliere (assistenza territoriale, medici di medicina generale, specialistica ambulatoriale) con la partecipazione attiva di tutte le figure professionali che a vario titolo intervengono nel percorso assistenziale dei pazienti con SC.