Una strana ripolarizzazione e un arresto cardiaco inaspettato

Mattia Petrungaro, Mario Malavasi, Gianfranco Notarianni

U.O.C. Cardiologia per lo Studio Funzionale dell’Elettrofisiologia, Ospedale di Belcolle, Viterbo

Diagnosi ECG?

1. Sindrome coronarica acuta

2. Miocardite

3. Disionia

4. Sepsi

Descrizione del caso

Donna di 38 anni, senza fattori di rischio cardiovascolare né comorbilità, accede in pronto soccorso per malessere generale, intensa astenia e vomito da circa 20 giorni. In anamnesi, tiroidite cronica autoimmune. Da qualche giorno faringodinia per cui aveva iniziato terapia antibiotica. Nega angor, dispnea e cardiopalmo.

Descrizione dell’ECG

Tachicardia sinusale alla frequenza cardiaca di 120 b/min, conduzione atrioventricolare ai limiti alti della norma, sottoslivellamento diffuso del tratto ST con sopraslivellamento in aVR e onde T diffusamente difasiche.




Discussione

Si tratta di un quadro clinico compatibile con disionia. Agli esami ematici si evidenziava una severa ipercalcemia (21.4 mg/dl, v.n. 8.4-10.2 mg/dl) determinata da iperparatiroidismo primitivo (PTH 2312 pg/ml; v.n. 15-68 pg/ml) da neoplasia delle paratiroidi. La paziente presentava inoltre insufficienza renale acuta pre-renale (creatinina 3.66 mg/dl) e severa ipokaliemia (2.8 mmol/l) e iponatriemia (131 mEq/l) ascrivibili ai numerosi episodi di vomito. Gli elevati valori di troponina ad alta sensibilità (2700-2453 pg/ml) e di proteina C-reattiva (99.9 mg/l) associati alla giovane età, avevano inizialmente indirizzato verso una diagnosi di miocardite. All’ECG, la tachicardia sinusale era secondaria allo stato di disidratazione, mentre l’allungamento dell’intervallo AV, il sottoslivellamento del tratto ST e la presenza di onde T difasiche erano determinate dalla severa ipokaliemia; la normale durata dell’intervallo QT era probabilmente il risultato dell’effetto compensatorio di ipokaliemia (allungamento QT) e ipercalcemia (accorciamento QT). L’ecocardiogramma mostrava cinesi conservata con kissing parietale. Dopo poche ore, la rapida comparsa di severa iperkaliemia (8.6 mEq/L) ha determinato un rapido peggioramento clinico della paziente fino all’arresto cardiaco con exitus.