Risposta.

Il racconto della cardiologia pediatrica così come si è svolta in Italia per un cinquantennio avrebbe richiesto una lunga e dettagliata ricostruzione storiografica. Due le ragioni che ce lo hanno impedito: in primo luogo le finalità dell’articolo che aveva l’obiettivo primario di trattare dei progressi della disciplina e marginalmente della sua storia; in secondo luogo la complessità nel ricostruire la sequenza delle varie fasi di sviluppo nel nostro Paese avrebbe richiesto molto spazio a disposizione e certamente, nelle nostre mani, sarebbe stata imprecisa.

Abbiamo dunque scelto di limitarci a tracciare in un paragrafo dell’articolo una sintesi di come è nata e si è sviluppata la cardiologia pediatrica in Italia identificando alcune tappe fondamentali sul piano scientifico e pratico. Perciò abbiamo fatto riferimento ad alcune sedi o centri che a nostro avviso sono stati in quel determinato periodo punti di riferimento, pietre miliari, nella crescita e nello sviluppo della disciplina nel nostro Paese; abbiamo evitato di menzionare i tanti protagonisti di ieri e di oggi per la possibilità, appunto, di non essere sufficientemente accurati.

Ma è vero che a partire degli anni ’70-’80 tra Nord, Centro e Sud Italia, in oltre 20 sedi e non solo nei capoluoghi regionali, si svolgeva un’attività di cardiologia pediatrica sia da parte di specialisti pediatri sia da cardiologi con modalità organizzative molto diverse da sede a sede. Meno numerosi erano inizialmente i centri che disponevano di attività emodinamica e ancor meno di cardiochirurgia pediatrica.

Certo, c’era presso l’Ospedale Casa del Sole di Palermo un efficiente primariato di Cardiologia Pediatrica fondato e diretto dal Dr. Velio Sperandeo di scuola napoletana e riferimento per la Sicilia. Di Velio chi scrive ha bellissimi ricordi sia sul piano umano che scientifico così come dei suoi validissimi e fedelissimi collaboratori che lo ricordano. Ma quanti altri gruppi e personaggi interessanti avremmo dovuto menzionare raccontando il prezioso lavoro svolto in 50 anni, spesso anche collaborando fra noi!

Sarà forse per un’altra volta...

Vi ringraziamo per averci dato l’occasione di un doveroso chiarimento e per la vostra cortesia.

Fernando Maria Picchio* , Emanuela Concetta D’Angelo, Rossana Zanoni

Bologna

*e-mail: fernando.picchio@unibo.it