Presentazione

Cari Lettori,

è per me un vero piacere presentare il risultato di una costruttiva collaborazione con colleghi di grande competenza scientifica e professionale, che desidero ringraziare per l’impegno e il tempo che hanno dedicato per la realizzazione dei vari contributi.

L’obiettivo di questo Supplemento del Giornale Italiano di Cardiologia è portare all’attenzione non solo dei cardiologi, ma di tutti i professionisti interessati al trattamento e alla prevenzione delle malattie cardiovascolari, il frutto dell’avanzamento della ricerca scientifica nel campo della gestione dell’ipercolesterolemia: l’acido bempedoico, un nuovo farmaco ipolipemizzante recentemente approvato per l’impiego clinico.

Il primo articolo “L’evoluzione del trattamento dell’ipocolesterolemia” sottolinea alcune aree grigie della gestione farmacologica dell’ipercolesterolemia, aspetti che hanno portato allo sviluppo di una nuova opzione terapeutica: l’acido bempedoico.

La seconda rassegna, di Marcello Arca et al., focalizza l’attenzione sui target terapeutici indicati dalle linee guida internazionali per la gestione dell’ipercolesterolemia, riportando il grande divario che esiste tra le raccomandazioni e la pratica clinica quotidiana. Inoltre, gli autori offrono una panoramica sulle strategie terapeutiche di combinazione dei farmaci ipolipemizzanti.

Nell’articolo seguente, Alberto Corsini et al. descrivono in maniera dettagliata il meccanismo d’azione dell’acido bempedoico. Un ricco corredo iconografico, realizzato da Pietro Scicchitano, illustra elegantemente la cascata metabolica su cui interviene l’acido bempedoico, alcune tappe della farmacocinetica e il meccanismo d’azione complementare di acido bempedoico ed ezetimibe.

Il quarto articolo, di Pompilio Faggiano et al., riporta i risultati degli studi clinici che hanno dimostrato l’efficacia dell’acido bempedoico nel ridurre i livelli plasmatici del colesterolo LDL in diversi gruppi di pazienti. Gli autori sottolineano le evidenze relative agli effetti favorevoli che non sono limitati alla riduzione del colesterolo LDL, ma si estendono al profilo lipidico globale, al metabolismo glucidico e allo stato infiammatorio.

Stefania Angela Di Fusco et al., nell’articolo che chiude questo Supplemento, forniscono indicazioni utili per l’impiego dell’acido bempedoico in specifici scenari clinici. In questa ultima revisione vengono discusse le evidenze a favore dell’associazione acido bempedoico ed ezetimibe e riportati alcuni contesti clinici con aumentato rischio cardiovascolare in cui l’acido bempedoico potrebbe rappresentare un’opzione terapeutica particolarmente preziosa.

L’auspicio è che l’accurato aggiornamento offerto da questo Supplemento dedicato all’acido bempedoico possa contribuire al miglioramento della gestione dei pazienti con ipercolesterolemia.

Buona lettura,

Furio Colivicchi

Guest Editor