Dispnea e onde T negative diffuse: ischemia o altro?

Aldo Coppolino, Letizia Valeri

S.C. Cardiologia, Ospedale SS. Annunziata, ASL CN1, Savigliano (CN)

Diagnosi ECG?

1. Ischemia miocardica

2. Ipertrofia ventricolare

3. Memoria elettrica

4. Embolia polmonare

Descrizione del caso

Donna di 84 anni in Pronto Soccorso per dispnea, dolore toracico, tosse. Pressione arteriosa 145/80 mmHg, saturazione dell’ossigeno 91% in aria ambiente, temperatura corporea 37.7°C, troponina I ad alta sensibilità 200 pg/dl. Eseguito ECG.

Descrizione dell’ECG

Fibrillazione atriale a 65 b/min, QRS di normale durata,
due QRS larghi, diffuse onde T negative.




Discussione

Trattasi di polmonite da COVID-19 e contestuali alterazioni elettrocardiografiche della ripolarizzazione ventricolare.
Le onde T negative sono imputabili a memoria elettrica indotte da pacing così come evinto dai due battiti slargati elettroindotti e dalla elevata percentuale di stimolazione ventricolare rilevata all’interrogazione del dispositivo (83%). Durante l’alternanza di QRS spontanei e QRS stimolati, la ripolarizzazione spontanea mantiene, nella maggior parte delle derivazioni, il vettore di T nella stessa direzione del vettore di QRS durante depolarizzazione artificiale
(onde T negative da “memoria”). La durata della memoria elettrica è proporzionale al tempo di pacing.
La diagnosi differenziale coinvolge l’ischemia miocardica in cui le alterazioni dell’onda T sono presenti in derivazioni contigue e il sovraccarico acuto del ventricolo destro come può verificarsi nell’embolia polmonare o nella polmonite da COVID-19. In questo caso l’ecoscopia cardiaca ha contribuito alla corretta diagnosi.