Febbraio 2021, Vol. 22, N. 2 G Ital Cardiol 2021;22(2):121 | doi 10.1714/3514.35026 Scarica il PDF (330,2 kb) Paziente con dolore toracico atipico e onde T negative titolo - split_articolo,controlla_titolo - art_titolo Paziente con dolore toracico atipico e onde T negative autori - vau_aut_id Francesco Condello1, Antonio Taormina2 affiliazione_autori - art_affiliazioni 1Department of Biomedical Sciences, Humanitas University, Pieve Emanuele (MI) 2Humanitas Clinical and Research Center IRCCS, Rozzano (MI) testo - art_testo Diagnosi ECG? 1. Miocardite acuta 2. Cardiomiopatia ipertrofica a localizzazione apicale 3. Sindrome di Wellens di tipo 2 4. Sindrome tako-tsubo Descrizione del caso Uomo di 71 anni, iperteso, ex fumatore (circa 20 sigarette/die fino a 8 anni fa). Familiarità negativa per cardiopatia ischemica e morte improvvisa. Terapia farmacologica domiciliare: irbesartan 150 mg/die. Da circa 1 settimana episodi di angor da sforzo, della durata di 5-10 min, che regrediscono con il riposo. Giunge in Pronto Soccorso per dolore toracico atipico, associato a dispnea e sudorazione algida, durato 10 min. Alla valutazione cardiologica: asintomatico, dolore regredito. Obiettività cardiopolmonare: negativa. Radiografia del torace, emocromo, D-dimero: nella norma. Troponina I a 0.3 e 6 h: negativa con trend stabile. Colesterolo LDL 135 mg/dl, emoglobina glicata 5.5%. Ecocardiogramma: nella norma. Descrizione dell’ECG Ritmo sinusale a 65 b/min, onda P nei limiti, normale conduzione atrioventricolare e intraventricolare, deviazione assiale sinistra, onde T simmetriche e profondamente negative nelle derivazioni V2-V5, onde T invertite in D1-aVL, difasica in V6, intervallo QTc 455 ms. Discussione La diagnosi corretta è sindrome di Wellens di tipo 2. La sindrome di Wellens è costituita da due reperti ECG caratteristici. Il tipo 2 è più comune ed è caratterizzato da onde T negative, simmetriche nelle derivazioni precordiali da V2 a V5. La clinica del paziente con sindrome di Wellens è caratterizzata da una storia di angina, con marcatori di miocardiocitonecrosi normali o poco aumentati, normale progressione dell’onda R e assenza di onde Q/infarto miocardico con sopraslivellamento del tratto ST, negativizzazione delle onde T durante il periodo libero da dolore e pseudonormalizzazione delle onde T durante il periodo sintomatico. Un precoce riconoscimento è importante perché tale condizione può evolvere in un infarto miocardico anteriore massivo, in quanto fortemente sospetta per una stenosi critica a livello dell’arteria interventricolare anteriore prossimale/media.