Riscontro incidentale di onde T negative: un caso di fibrosi endomiocardica
Riscontro incidentale di onde T negative: un caso di fibrosi endomiocardica
Matteo Nardin, Maria Lo Monaco, Rocco Mollace, Erika Bertella, Davide Cao
Riassunto. Presentiamo il caso di un uomo di 58 anni con riscontro di onde T negative nelle derivazioni inferiori e laterali ad un ECG di controllo nell’ambito di eosinofilia periferica ancora presente a 6 mesi da un’infezione parassitaria intestinale. L’iter diagnostico ha portato ad escludere la malattia coronarica ed effettuare diagnosi di fibrosi endomiocardica con trombosi apicale. La fibrosi endomiocardica, denominata anche endocardite di Loeffler, rappresenta il coinvolgimento cardiaco della sindrome ipereosinofila, determinando un quadro di cardiomiopatia con fenotipo restrittivo. Dopo aver avviato la terapia specifica, il paziente ha proseguito gli accertamenti che hanno portato al riscontro di leucemia eosinofila cronica come causa del quadro di ipereosinofilia. Il paziente è rimasto asintomatico in relazione alle manifestazioni tipiche dello scompenso cardiaco, inoltre la funzione diastolica era pseudonormale all’ecocardiogramma transtoracico, senza pattern restrittivo, e troponina e peptide natriuretico erano solo lievemente aumentati. Il riscontro di eosinofilia periferica era stato inizialmente attribuito alla recente infezione parassitaria, supportata dalla diminuzione iniziale della conta degli eosinofili dopo trattamento con metronidazolo. Il coinvolgimento cardiaco è occorso in relativamente breve tempo dopo l’insorgenza di eosinofilia periferica (circa 6 mesi). La diagnosi precoce tramite imaging avanzato ha permesso di intercettare questa condizione prima che potesse causare danno miocardico irreversibile ed avviare la terapia specifica sia per la trombosi ventricolare sia per la cardiomiopatia.