Terapia con inotropi nel paziente ambulatoriale con insufficienza cardiaca in aggravamento/avanzata. Evidenze di letteratura e confronto di modelli gestionali italiani

Paolo Manca, Maria Vittoria Matassini, Piero Gentile, Emilia D’Elia, Concetta Di Nora, Luca Fazzini, Luca Baldetti, Riccardo M. Inciardi, Renata De Maria, Samuela Carigi, Vincenzo Nuzzi, Manlio Cipriani, Luisa De Gennaro, Matteo Bianco, Maria Denitza Tinti, Vittorio Palmieri, Vittoria Rizzello, Sara Doimo, Simone Cappannelli, Marco Marini, Andrea Garascia, Gabriella Masciocco, Michele Senni, Mauro Driussi, Silvia Ajello, Anna Mara Scandroglio, Marco Metra, Marco Corda, Furio Colivicchi, Massimo Grimaldi, Fabrizio Oliva, Mauro Gori

Riassunto. La terapia con farmaci inotropi domiciliari rappresenta una strategia terapeutica nei pazienti con insuffi cienza cardiaca (IC) avanzata, sia come ponte verso trattamenti salvavita come il trapianto cardiaco o i dispositivi di assistenza ventricolare, sia a scopo palliativo nei pazienti non eleggibili a queste opzioni terapeutiche. In questa rassegna riportiamo il ruolo del supporto inotropo infusionale domiciliare, in particolare con dobutamina, dopamina, milrinone e levosimendan, attraverso una sintesi della letteratura disponibile e la presentazione di modelli gestionali adottati in alcuni centri italiani. Le esperienze riportate suggeriscono un possibile miglioramento della qualità di vita, una riduzione delle ospedalizzazioni e una maggiore stabilità clinica nei pazienti con IC avanzata. Tali modelli possono costituire esempi concreti per l’organizzazione di percorsi assistenziali in un ambito clinico tuttora poco defi nito dalle linee guida.