Gestione organizzativa e funzionale dell’infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST in Italia: i risultati della survey nazionale “Caduti nella Rete”
Gestione organizzativa e funzionale dell’infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST in Italia: i risultati della survey nazionale “Caduti nella Rete”
Fabiana Lucà, Alessandro Navazio, Michele Massimo Gulizia, Giovanna Geraci, Claudio Bilato, Marco Corda, Leonardo De Luca, Massimo Di Marco, Attilio Iacovoni, Massimo Milli, Vittorio Pascale, Carmine Riccio, Pietro Scicchitano, Emanuele Tizzani, Furio Colivicchi, Federico Nardi, Massimo Grimaldi, Fabrizio Oliva
Riassunto. Razionale. A differenza della rete per l’infarto miocardico con sopralivellamento del tratto ST (STEMI), in Italia la gestione del non-STEMI (NSTEMI) non è supportata da percorsi nazionali codificati, con possibili disomogeneità organizzative. Materiali e metodi. È stata condotta una survey ANMCO (15 domande) tra cardiologi ospedalieri per valutare logistica, criteri decisionali e tempi di accesso all’angiografia coronarica invasiva (ICA). Sono stati raccolti 539 questionari da centri Hub (65.1%) e Spoke (34.9%). Risultati. La teletrasmissione ECG è disponibile nel 90.9% dei casi; il trasferimento avviene prevalentemente in ambulanza medicalizzata. La tempistica dell’ICA è guidata da instabilità emodinamica e dinamica ST-T, mentre il punteggio GRACE è utilizzato in modo non sistematico. L’80.3% dei pazienti viene trasferito entro 24- 48 h. Sono emerse marcate differenze regionali nella disponibilità h24 di sala di emodinamica, presenza di cardiochirurgia, modelli di trasporto e pratiche di rientro al centro Spoke. Conclusioni. La survey documenta buone dotazioni tecnologiche ma anche rilevante eterogeneità organizzativa nella gestione dell’NSTEMI in Italia. I risultati sostengono la necessità di protocolli condivisi, piattaforme di telecardiologia interoperabili e criteri uniformi per la stratificazione del rischio e i trasferimenti.