Fistola atrio-esofagea post-ablazione transcatetere di fibrillazione atriale con radiofrequenza: caso clinico e analisi della letteratura

Filippo Maria Rubbo, Elisabetta Bianco, Massimo Zecchin, Renzo Mazzarotto, Fabio Monica, Nicolò de Manzini, Gianfranco Sinagra

Riassunto. Nel 2021, un paziente di 64 anni con fibrillazione atriale parossistica è stato sottoposto ad ablazione transcatetere con radiofrequenza presso il nostro centro. Dopo alcuni giorni, ha sviluppato inizialmente una pericardite, seguita da uno stato settico rivelatosi epifenomeno di una fistola atrio-esofagea. Il paziente è stato sottoposto a riparazione combinata chirurgica ed endoscopica e, nonostante un complicato decorso postoperatorio, è tornato a condurre una vita normale. La fistola atrio-esofagea rappresenta una delle complicanze più temibili dell’ablazione di fibrillazione atriale, gravata da un’elevata mortalità e morbilità. La sua gravità è amplificata sia dalle difficoltà diagnostiche, che possono ritardare l’intervento, sia dall’elevato rischio chirurgico associato alle tecniche di riparazione, nonché dalle limitate evidenze in tema di prevenzione nel corso della procedura ablativa.