Transgender e rischio cardiovascolare: quello che il cardiologo deve sapere
Transgender e rischio cardiovascolare: quello che il cardiologo deve sapere
Antonia Mannarini, Maria Teresa Manes, Giuseppe Ciliberti, Daniela Pavan, Georgette Khoury, Daniela Aschieri, Beatrice Scardovi, Noemi Bruno, Sara Cocozza, Maura Francese, Claudio Bilato, Giovanna Geraci, Furio Colivicchi, Massimo Grimaldi, Fabrizio Oliva
Riassunto. Il rischio cardiovascolare nella popolazione transgender rappresenta un’area emergente di studio con significative implicazioni cliniche. L’assistenza sanitaria per queste persone è peculiare dal momento che bisogna tenere conto dell’impatto delle terapie ormonali, delle disparità sociali e dello stress cronico associato alla possibile discriminazione. Infatti, sebbene le evidenze attuali siano ancora limitate e spesso contraddittorie, tali fattori potrebbero influenzare i fattori di rischio cardiovascolare in modo differente rispetto alla popolazione cisgender. Questa rassegna si propone di fornire una panoramica delle attuali conoscenze sulle malattie cardiovascolari negli individui transgender, allo scopo di promuovere per questi ultimi un approccio basato sulle più moderne evidenze scientifiche, che tenga conto degli obiettivi di salute cardiovascolare, equità e giustizia sanitaria.