L’intelligenza artificiale nei trial clinici randomizzati in cardiologia: applicazioni e prospettive future
L’intelligenza artificiale nei trial clinici randomizzati in cardiologia: applicazioni e prospettive future
Christian Basile, Alessandro Villaschi, Francesco Orso, Aldo Pietro Maggioni
Riassunto. L’integrazione dell’intelligenza artificiale (IA) nei trial clinici in cardiologia sta emergendo come un fattore chiave per accelerare e migliorare i processi di selezione dei pazienti, la raccolta dei dati, il monitoraggio degli endpoint e l’analisi dei risultati. Da un lato, algoritmi di machine learning e deep learning consentono la gestione e l’analisi di una mole crescente di dati clinici, di imaging e di telemonitoraggio, identificando pattern predittivi e automatizzando task ripetitivi. Dall’altro, i costi e i tempi di esecuzione dei trial tradizionali, unitamente alla necessità di rappresentare adeguatamente la variabilità della popolazione, rendono urgente una riorganizzazione dei modelli di conduzione. L’IA può contribuire a creare protocolli di studio più agili e adattivi, a minimizzare la variabilità interosservatore e ad incrementare l’accuratezza nella definizione degli endpoint. Tuttavia, permangono sfide tecniche ed etiche, come il rischio di bias algoritmici, la protezione dei dati sensibili, l’interpretabilità dei modelli e la definizione delle responsabilità legali in caso di errore. In prospettiva, l’impiego di “digital biomarkers”, “synthetic control arms” e trial sempre più decentralizzati potrebbe ridefinire i paradigmi della sperimentazione, rendendo i trial cardiologici più inclusivi, rapidi e mirati. L’obiettivo di questa rassegna è fornire una panoramica sull’utilizzo dell’IA applicata ai trial clinici in cardiologia.