Razionale. Nell’anno 2001 l’U.O. di Cardiologia Riabilitativa del Centro IRCCS S. Maria Nascente, l’Area Solidarietà Internazionale della Fondazione Don Carlo Gnocchi hanno avviato, grazie all’intervento del Fondo Sanitario Regionale della regione Lombardia, con il Dipartimento Cardiochirurgico del Centro “De Gasperis” dell’Ospedale Niguarda Ca’ Granda di Milano un progetto di selezione e cura di piccoli pazienti affetti da cardiopatie di interesse chirurgico residenti in paesi a basso livello assistenziale.
Materiali e metodi. Dall’ottobre 2001 al novembre 2006 sono stati selezionati 32 pazienti (25 provenienti dallo Zimbabwe, 7 dall’Albania); 22 affetti da cardiopatia valvolare in classe NYHA III-IV e 10 da cardiopatia congenita. Tutti i pazienti sono stati operati in Italia con successo. I pazienti, dopo l’intervento chirurgico, sono stati riabilitati in regime degenziale e in seguito affidati temporaneamente a famiglie per circa 3 mesi. Nel lavoro vengono discusse le principali problematiche incontrate nella selezione, nell’indicazione chirurgica (con particolare riguardo alla scelta nei pazienti valvolari circa il tipo di protesi), nella gestione postoperatoria.
Risultati. La sopravvivenza a 21 mesi è stata del 93% (2 pazienti sono deceduti durante il follow-up). In 3 pazienti sottoposti ad impianto di protesi biologica in sede mitralica si è evidenziato un rapido deterioramento della valvola; 2 pazienti sottoposti a riparazione mitralica sono stati rioperati di sostituzione valvolare.
Conclusioni. Le ottime prestazioni delle protesi meccaniche a distanza sono risultate a spese di un regime di scoagulazione difficile da perseguire nei paesi a basso livello assistenziale.