Rivascolarizzazione percutanea nelle sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento del tratto ST: completa o incompleta?
Rivascolarizzazione percutanea nelle sindromi coronariche acute senza sopraslivellamento del tratto ST: completa o incompleta?
Chiara Bernelli, Gianluca Campo, Giuseppe Di Pasquale, Aldo Pietro Maggioni, Elisabetta Tonet, Marta Cocco, Graziella Pompei
RIASSUNTO: L’infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST con malattia coronarica multivasale è in aumento nei pazienti che presentano sindrome coronarica acuta (SCA) ed è associato ad un alto tasso di mortalità. La rivascolarizzazione completa può ridurre gli eventi cardiovascolari avversi maggiori nei pazienti con SCA. Tuttavia, le strategie di rivascolarizzazione (completa vs incompleta) delle lesioni non colpevoli in questo contesto, così come la tempistica corretta della rivascolarizzazione, sono ancora oggetto di dibattito. Ciò è principalmente correlato all’eterogeneità dei pazienti con questa presentazione clinica, che sono spesso più anziani e affetti da più comorbilità. La presente rassegna si propone di valutare questo argomento evidenziando i pro e i contro della completa rivascolarizzazione secondo valutazione anatomica o funzionale e di imaging e in base al timing e al fenotipo clinico del paziente.