Il ruolo delle protesi valvolari meccaniche oggi. Dalla letteratura alla situazione italiana
Il ruolo delle protesi valvolari meccaniche oggi. Dalla letteratura alla situazione italiana
Giuseppe Santarpino, Michele Di Mauro, Marisa De Feo, Domenico Paparella, Lorenzo Menicanti, Pasquale Mastroroberto, Giuseppe Speziale, Francesco Pollari, Marianna Mauro, Monica Giancotti, Francesco Cardetta, Michele Torella, Enrico Coscioni, Fabio Barili, Alessandro Parolari
RIASSUNTO: La scelta della protesi valvolare cardiaca – meccanica o biologica – è un argomento attualmente dibattuto alla luce dei modelli protesici transcatetere nonché dei risultati ottenuti/sperati con i nuovi modelli valvolari biologici. Questo spingerebbe pazienti di età sempre più giovane ad essere indicati ad un impianto di una protesi biologica. Inoltre il fine è anche quello di migliorare la qualità di vita dei pazienti che vogliono evitare la terapia anticoagulante orale a tempo indefinito. D’altro lato, le linee guida per il trattamento delle valvulopatie cardiache assegnano all’uso delle protesi valvolari meccaniche – ancora – un ruolo centrale, in particolare per determinate categorie di pazienti e fasce di età. Tutto ciò comporta che le protesi meccaniche sono ancora ampiamente impiegate, soprattutto in regioni del mondo non europee e non nordamericane. La comunità cardiochirurgica occidentale sembra quindi molto interessata alle protesi biologiche e all’impianto transcatetere e scarsamente interessata alle protesi meccaniche, incluse le possibili strategie di self-management della terapia anticoagulante. Recentemente la Società Italiana di Chirurgia Cardiaca ha promosso una survey tra i suoi iscritti per stimolare l’interesse nella comunità cardiochirurgica. In questa rassegna vengono sintetizzati i risultati più attuali registrati con l’uso delle protesi meccaniche e le possibili strategie, soprattutto per la gestione della terapia anticoagulante orale, che possono migliorare la qualità di vita del paziente.