Terapia ormonale, assetto cardio-metabolico e cardiotossicità. Il lato ancora oscuro della cardioncologia – Parte 2: Tumore della prostata
Terapia ormonale, assetto cardio-metabolico e cardiotossicità. Il lato ancora oscuro della cardioncologia – Parte 2: Tumore della prostata
Luigi Tarantini, Stefania Di Girolamo, Cristina Masini, Giovanni Cioffi, Jennifer Foglietta, Sergio Bracarda, Carmine Pinto, Alessandro Navazio
RIASSUNTO: Le terapie ormonali con finalità anti-androgenica sono un caposaldo nella terapia del tumore della prostata ed hanno migliorato significativamente la sopravvivenza dei pazienti esponendoli, tuttavia, ad un rischio più elevato di malattie cardiovascolari le quali, di fatto, sono da considerare una delle principali cause di morbilità e mortalità competitiva. Questo si verifica sia per l’elevata età media dei pazienti, fascia di età in cui le malattie cardiovascolari hanno un’elevata prevalenza ed incidenza, sia per il tipo e la durata delle terapie ormonali sempre più efficaci nei confronti della neoplasia ma allo stesso tempo più aggressive nei confronti della salute cardiovascolare. Le recenti evidenze del mondo reale sottolineano, nondimeno, che il rischio cardio metabolico è ampiamente sottostimato e sottotrattato con rilevanti ripercussioni anche sulla prognosi oncologica. Alla luce dei risultati dello studio PRONOUNCE, in questa rassegna ribadiamo l’indifferibilità della gestione multidisciplinare degli uomini con tumore della prostata candidati ed in terapia ormonale attuando una logica personalizzata in accordo con le vigenti linee guida europee sulla prevenzione cardiovascolare.