L’alfabetizzazione statistica del “mio” paziente
L’alfabetizzazione statistica del “mio” paziente
Franco Cosmi
RIASSUNTO: Le domande fondamentali rivolte dal paziente al medico sono: “qual è la cura migliore per la mia malattia?”; “quante probabilità ho io di beneficiare dell’intervento proposto?”. Per rispondere su basi scientifiche il medico si può servire di sette parametri: 1) la riduzione relativa del rischio, 2) la sua riduzione assoluta; 3) il numero necessario di pazienti da trattare per ottenere un beneficio; 4) il numero di pazienti da trattare per evitare un evento avverso; 5) il tempo medio di vita guadagnato; 6) il tempo medio di vita guadagnato in buona salute; 7) il rischio residuo. Il medico, non statistico né scienziato, deve spiegare al paziente il perché delle sue proposte, per passare dal consenso alla condivisione. Non si può pensare che questo non richieda impegno e crescita culturale sia del paziente che del medico. Per evitare posizioni puramente declamatorie, bisogna dotarsi di qualche strumento quali il metodo scientifico e la gestione del rischio ma soprattutto della statistica. Se la medicina è stata definita “la scienza dell’incertezza e l’arte della probabilità” la statistica è la scienza della probabilità e l’arte dell’incertezza, di cui medico e paziente non possono fare a meno per condividere le loro decisioni importanti nel campo della salute.