Il punto su sigarette elettroniche e rischio cardiovascolare
Il punto su sigarette elettroniche e rischio cardiovascolare
Roberto Spoladore, Francesca Daus, Sara Pezzini, Francesca Napoli, Luigi Cante, Stefano Savonitto
RIASSUNTO: Le sigarette elettroniche sono dispositivi alimentati a batteria contenenti un liquido a base di glicole propilenico o glicerina vegetale, composti che, vaporizzati, fungono da veicolo per nicotina, aromi e altri componenti chimiche. Questi dispositivi sono stati commercializzati senza una chiara evidenza di efficacia e sicurezza a lungo termine. I dati tossicologici mostrano concentrazioni plasmatiche inferiori di monossido di carbonio e altre sostanze cancerogene in confronto al fumo tradizionale. Diversi studi sul vapig hanno evidenziato un aumento del tono simpatico, della rigidità vascolare e della disfunzione endoteliale, tutti fattori associati ad un aumentato rischio cardiovascolare che, tuttavia, è largamente inferiore al rischio associato al fumo tradizionale. Infine, recenti studi clinici hanno dimostrato come l’uso delle sigarette elettroniche, abbinato ad un adeguato supporto psicologico, possa essere efficace nel ridurre il fumo tradizionale ma non la dipendenza da nicotina. Nuove direttive politiche si stanno concentrando sulla possibilità di vietare alcuni prodotti deleteri a favore dell’uso di dispositivi a basso contenuto di nicotina in grado di promuovere la cessazione del fumo e ridurre il rischio di dipendenza, soprattutto nei giovani. Alcune agenzie regolatorie supportano l’uso delle sigarette elettroniche nei fumatori con l’obiettivo specifico di smettere di fumare, ma raccomandano di scoraggiare i non fumatori e gli adolescenti dall’utilizzare tali dispositivi. Particolare attenzione, infine, va riposta nel limitare il più possibile l’uso combinato di sigarette elettroniche e tradizionali.