Dissezione coronarica spontanea complicata da sindrome Takotsubo o sindrome Takotsubo complicata da dissezione coronarica spontanea: quando l’integrazione tra imaging invasivo e non invasivo può essere complessa
Dissezione coronarica spontanea complicata da sindrome Takotsubo o sindrome Takotsubo complicata da dissezione coronarica spontanea: quando l’integrazione tra imaging invasivo e non invasivo può essere complessa
Pierluigi Demola, Massimo Conti, Gianluca Pignatelli, Davide Bosi, Evelina Faragasso, Francesca Mantovani, Vincenzo Guiducci, Alessandro Navazio
RIASSUNTO: La sindrome da dissezione coronarica spontanea e la sindrome Takotsubo sono entità simili. Hanno caratteristiche peculiari comuni, come la predilezione per il sesso femminile, segni e sintomi compatibili con sindrome coronarica acuta e alta probabilità di restitutio ad integrum. L’interdipendenza tra queste due malattie è di intrigante implicazione diagnostica e terapeutica. Una donna di 51 anni si è presentata alla nostra attenzione con dolore toracico ed evidenza di sopraslivellamento del tratto ST. L’angiografia coronarica ha mostrato la presenza di una dissezione di tipo 2 che coinvolgeva il ramo diagonale. È stata preferita una strategia conservativa. Un forte stress emotivo ha condizionato le ore successive di ricovero. All’ecocardiogramma mirato è stato rilevato un pattern simil-Takotsubo. La risonanza magnetica cardiaca ha confermato le anomalie del movimento del ventricolo sinistro tipiche di una cardiomiopatia da stress e le sequenze pesate in T2 hanno mostrato un aumento della captazione di gadolinio tardivo nell’area del ramo diagonale, portando alla diagnosi di una concomitante dissezione coronarica e cardiomiopatia Takotsubo.