Dieci quesiti in tema di trombocitopenia indotta da eparina

Vincenzo Toschi

RIASSUNTO: La trombocitopenia indotta da eparina (HIT) è una reazione avversa all’eparina (sia eparina non frazionata che eparina a basso peso molecolare), potenzialmente fatale, mediata da meccanismo immunologico e caratterizzata da piastrinopenia associata ad una condizione di spiccata trombofilia. Il quadro clinico è causato dalla formazione di anticorpi di classe IgG che riconoscono un epitopo complesso formato dal PF4 di origine piastrinica e dall’eparina. Il legame dell’anticorpo al neoantigene PF4/eparina induce una marcata attivazione piastrinica che ha come conseguenza l’insorgenza di fenomeni trombotici sia venosi che arteriosi. La diagnosi si basa sulla valutazione della probabilità clinica pre-test e sull’identificazione, attraverso metodiche immunologiche e funzionali, degli anticorpi responsabili dell’attivazione piastrinica. Una volta giunti alla diagnosi di HIT, è necessaria l’immediata sospensione della terapia eparinica e l’inizio di un trattamento anticoagulante non eparinico. Attualmente i farmaci approvati per il trattamento della HIT sono argatroban e danaparoid. Alternative ad essi sono rappresentate da bivalirudina e fondaparinux.