Le manifestazioni cardiache nella sindrome multisistemica infiammatoria del bambino correlate all’infezione da SARS-CoV-2: una rassegna a cura di ANMCO/SICP

Domenico Sirico, Alessia Basso, Annalisa Alaimo, Gaia Spaziani, Roberta Ancona, Stefano Domenicucci, Biagio Castaldi, Andrea Donti, Massimo Chessa, Giuseppe Limongelli, Giovanni Battista Luciani, Maria Giulia Gagliardi, Gabriele Rinelli, Ugo Vairo, Gabriele Egidy Assenza, Silvia Favilli, Giovanni Di Salvo, Maria Giovanna Russo

RIASSUNTO: Sebbene le manifestazioni acute del COV iID-19 siano generalmente meno gravi nell’età pediatrica, sono numerosi i casi di una grave sindrome da iperinfiammazione sistemica che colpisce i bambini precedentemente esposti all’infezione da SARS-CoV-2, conosciuta con il nome di sindrome infiammatoria multisistemica (sindrome infiammatoria multisistemica del bambino, MIS-C). Le manifestazioni cardiovascolari nella MIS-C sono frequenti (34-82%) e includono disfunzione miocardica, dilatazione o aneurismi delle arterie coronarie, aritmie, anomalie della conduzione, pericardite e valvulite. I casi più gravi possono arrivare allo shock cardiogeno con necessità di ricovero in ambiente intensivo, supporto inotropo e talvolta anche meccanico al circolo. L’elevazione dei marcatori di necrosi miocardica, la disfunzione sistolica frequentemente transitoria del ventricolo sinistro e la presenza di alterazioni alla risonanza magnetica cardiaca, supportano l’ipotesi di una patogenesi post-virale immuno- mediata comparabile alla miocardite. Nonostante la MIS-C mostri un’eccellente sopravvivenza a breve termine, sono necessari ulteriori studi per dimostrare la completa reversibilità del danno cardiaco subclinico residuo.